La Virtus Cassino piazza la quinta vittoria di fila e prova ad allontanarsi sempre di più dalla zona retrocessione. Una nuova energia sembra aver pervaso la squadra di coach Fantozzi che, da tempo, aveva predicato pazienza per poter vedere dei risultati concreti. Ed i risultati stanno arrivando. In questa giornata, infatti, Cassino ha vinto in casa contro la Meta Formia Basketball, dopo i tempi supplementari, dimostrando anche grande lucidità nei finali al cardiopalmo.
CRONACA
Un avvio tutt’altro che in salita per i padroni di casa che, grazie ad uno scatenato Cecchetti ed a Grilli, si porta subito sul 17-4. Formia prova a rispondere dopo 5′ con un Longobardi in forma smagliante ma Bryan sigla i tiri liberi che chiudono il primo quarto 25-14. All’inizio del secondo quarto è Porfido a caricarsi i suoi sulle spalle: mettendo a segno 10 punti, porta per la prima volta Formia a contatto. Longobardi impatta la gara e le squadre iniziano a giocare sul filo dell’equilibrio. Fioravanti e Cecchetti danno respiro a Cassino, poi Lasagni, dai 6,75, chiude la prima metà di gara 45-40.
Nella ripresa si abbassano drasticamente i ritmi e si fermano gli attacchi. Botteghi e Porfido tentano di ricucire lo strappo mentre Grilli e Bryan rimettono 7 lunghezze tra le formazioni. Ancora Longobardi e poi Coronini impattano la gara; i viaggi in lunetta però salvano la Virtus che chiude il terzo quarto 54-50. Questa volta è Coronini ad accendere l’offensiva di Formia a cui risponde Svoboda. Il punteggio si fa sempre più serrato e le squadre non mostrano cenni di cedimento, rispondendosi colpo su colpo. Cassino conduce di 2 lunghezze ad 1′ dal termine ma Longobardi fa 2/2 ai liberi ed impatta sul 74-74. Nessuna delle due formazioni riesce a capitalizzare nell’ultimo possesso ed è tutto è rimandato ai tempi supplementari. Il trio Svoboda-Cecchetti-Lasagni figlia il 7-0 che fa sperare in un esito bruciante; Cimminella dall’arco e Longobardi in area ricuciono ancora lo strappo però. Tanto nervosismo nel finale ma Grilli, nonostante l’1/2 finale ai liberi, riesce a chiuderla 85-82, poiché il tiro di Longobardi si scaglia sul ferro.